Negli ultimi anni, la richiesta di una maggiore inclusione delle donne nelle attività lavorative e il loro impegno nell’assunzione di ruoli cruciali si è sentita come un’esigenza da regolamentare.
Il Parlamento Europeo ha pertanto voluto un vero e proprio piano che ha sintetizzato nella Risoluzione del 3 Luglio 2003 con l’introduzione del Gender Equality Plan. In ottemperanza alla Strategia per la parità di genere 2020-2025 dell’UE, l’adozione di questo strumento è diventata pertanto obbligatoria per tutti gli istituti di ricerca che vogliano partecipare ai progetti finanziati dai vari programmi della Commissione Europea.
Nel nostro ordinamento il GEP è stato accolto dal Decreto Legislativo 150/2009 al fine di accogliere gli obiettivi della Agenda delle Nazioni Unite del 2030 affinché tutte le donne e le ragazze possano emanciparsi e trovare la propria autodeterminazione senza incontrare discriminazioni alcuna. CoNISMa ha accolto l’iniziativa di fornirsi di un piano di genere per testimoniare la propria lotta contro ogni discriminazione di genere rivolta sia contro le donne, persone non binarie e contro ogni altra forma di violenza.