Ci ha lasciato ieri, 1 marzo, il prof. Riccardo Cattaneo-Vietti, nato a Genova nel 1949 e da sempre colonna portante del CoNISMa della cui Giunta Amministrativa e del Consiglio Direttivo ha fatto parte nel periodo 2006 – 2012, rappresentando l’Università di Genova che è stata peraltro tra gli atenei fondatori del Consorzio.
Il suo rapporto col CoNISMa, iniziato in realtà precedentemente, alla fine degli anni ’90 – grazie al suo forte legame col fondatore del Consorzio, prof. Francesco Maria Faranda – è continuato fino ai giorni nostri.
Presso l’Università di Genova, dove si era laureato con lode in Scienze Biologiche nel 1972, ha svolto la gran parte della sua attività scientifica, soprattutto quale Ricercatore presso l’Istituto di Zoologia. E’ stato inoltre Professore Ordinario di Ecologia presso l’Università Politecnica delle Marche.
Ha svolto numerose missioni in Antartide quale Ricercatore coinvolto nel Progetto Nazionale di Ricerche sull’Antartide.
Il fulcro della sua attività di ricerca è stata la biologia ed ecologia marina ed in particolare lo studio delle comunità bentoniche mediterranee ed antartiche. Specialista di molluschi opistobranchi, è stato responsabile di vari progetti nazionali inerenti le comunità bentoniche marine, le grotte sommerse, il corallo rosso e la gestione delle aree marine protette.
E’ stato Regional Editor di Marine Biology per un decennio (1997-2007) e anche Associate Editor di Aquatic Biology.
Autore di 7 libri di biologia ed ecologia marina, ha sintetizzato le sue ricerche in oltre 300 pubblicazioni scientifiche, in buona parte pubblicate su riviste internazionali. Oltre a ciò ha scritto testi di pura divulgazione, che miscelano sapientemente la conoscenza scientifica, l’amore per l’arte e la capacità di osservazione storica. Ricordiamo il volume UOMINI E COZZE: I MOLLUSCHI NELLA STORIA, in collaborazione con Mauro Doneddu e Egidio Trainito, che ripercorre il ruolo di questi molluschi dal Paleolitico ad oggi. “Le loro conchiglie, ad esempio, architetture disegnate da una fantasia inesauribile, mostrano forme e disegni che sono state e sono ancora meraviglia per tutti e fonte d’ispirazione per gli artisti di ogni tempo. Ma non solo: anche le scienze, la medicina, le religioni, la letteratura, la gioielleria e l’artigianato, lo stesso commercio mondiale, oltre, naturalmente la gastronomia, devono molto ai questi costruttori di conchiglie”.
Un altro testo, dedicato alla realtà marinara, è LA TONNARELLA. UNA STORIA CAMOGLINA, scritto con Simone Bava, Valentina Cappanera, in cui Cattaneo mette a fuoco una filosofia di vita, quella dei pescatori di Camogli che portano avanti con ostinazione un mestiere antico. “Il pescatore di Camogli è un uomo schivo, non ama parlare, forse intere notti passate in mare, nel silenzio più assoluto” – racconta Cattaneo con gratitudine perché ciò nonostante da questi personaggi antichi ha imparato molto per la sua scienza e per la sua vita.
Ha rappresentato l’Università di Genova nel Consiglio d’Amministrazione dell’Area Marina Protetta di Portofino, ha fatto parte del Consiglio Scientifico dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Capo Coda Cavallo.
E’ stato Tridente d’Oro 2010 dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee.