Lo stand CoNISma al BIG BLU

 

Su Pelagos TV alcuni momenti della tavola rotonda

Roma, 21 feb. Ricerca come "conditio sine qua non" per lo sviluppo, sia economico che ambientale, del settore della produzione legata al mare. Questa la valutazione del Sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali con delega alla Pesca, Antonio Buonfiglio che annuncia la volontà governativa di dare il via ad una nuova concezione della risorsa mare: la sinergia tra i vari settori, oggi divisi e frastagliati. Durante la tavola rotonda "Il sistema della ricerca nella pesca e nel mare in Italia", organizzata presso l’Area culturale Pelagos del Big Blu, si riapre così l’annosa questione della frammentazione delle competenze in materia di mare. Valutazioni positive da parte di tutti i presenti: Enrico Armeri, Adriamed Med Sud Med Fao; Stefano Cautadella, CoNISMa – Università degli studi di Roma Tor Vergata; Giuseppe Cavarretta, direttore Dipartimento Terra e Ambiente del Cnr; Marco Costantini, Wwf; Massimo Spagnolo, Università di Salerno; Antonio Speranza, presidente Cinfai e rappresentante nazionale Ue Fp7; e Ferdiando Boero CoNISMa. Università del Salento, che ha fatto le veci del nostro presidente, Angelo Tursi.

"Partendo da un approccio "integrato", che ha come obiettivo quello di mettere in rete, sotto una gestione unica, tutti i settori connessi al mare e che oggi sono divisi tra varie competenze istituzionali, pesca compresa, si tratta di realizzare un progetto – spiega Buonfiglio – volto a realizzare un programma per confrontare le varie esigenze del comparto mare in tutti i suoi settori che, nel totale, riguarda 80mila imprese per un volume di 670mila occupati e che, considerati anche gli appassionati della pesca sportiva, diventano un milione. Per un giro di affari che equivale al 3 per cento del Pil nazionale.