La ricerca sulla biodiversità marina è oggetto di una nuova Direttiva dell’European Marine Board, dal titolo: “Marine Biodiversity: A Science Roadmap for Europe”

Secondo il dottor Kostas Nittis, presidente del Marine Board europeo, “negli ultimi dieci anni sono state finanziate molte buone iniziative sulla biodiversità e abbiamo fatto molti progressi, ma siamo ancora molto lontani da una comprensione globale della biodiversità marina, come sta cambiando e quali sono le implicazioni di tali cambiamenti per la società umana”. Il Dr. Nittis sottolinea inoltre che senza un adeguato sostegno a lungo termine per la ricerca sulla biodiversità marina e osservazione, i paesi UE ed europei faranno fatica a soddisfare sia gli obiettivi interni della biodiversità che le esigenze delle principali convenzioni internazionali in materia di biodiversità e sviluppo sostenibile.

L’Europa ha una lunga storia di ricerca sulla biodiversità marina. Le rimanenze di piante marine e animali sono stati compilati per centinaia di anni, soprattutto grazie al lavoro di scienziati che lavorano in università, musei, stazioni marittime e della pesca istituti. Più di 33.000 specie sono state identificate nei mari di tutta Europa, 760 di questi fin dall’inizio di questo secolo. A livello mondiale, il Census of Marine Life, recentemente completato, ha concluso che ora abbiamo identificato circa 240.000 specie marine, mentre le attuali stime del numero totale di specie marine viventi variano da 0.7 a 2.2 milioni. Queste cifre non comprendono i batteri microscopici o Archaea che probabilmente comprendono milioni di diversi tipi. Infatti il ​​nostro deficit di conoscenza delle comunità microbiche è particolarmente forte.

L’autore principale dello studio, il professor Carlo Heip of the Royal Netherlands Institute of Sea Research (NIOZ), riassume il messaggio chiave di questa direttiva: “La ricerca della biodiversità e di osservazione sono indispensabili, non solo per spiegare ciò che osserviamo oggi, ma come la biodiversità marina cambierà in futuro, a seguito di pressioni naturali ed umane. Ciò richiede buona scienza, una forte collaborazione a livello europeo, avanzati sistemi di osservazione, infrastrutture di ricerca avanzate e un efficace interfaccia scienza-politica. ”

“Marine Biodiversity: A Science Roadmap for Europe” è disponibile gratuitamente online all’indirizzo: www.marineboard.eu/publications